Crediti deteriorati delle imprese: verso il raddoppio nel 2022

CREDITI DETERIORATI DELLE IMPRESE VERSO IL RADDOPPIO NEL 2022

Secondo l’outlook ABI – Cerved, il flusso di nuovi crediti deteriorati delle banche ha ripreso a crescere e l’incidenza dei nuovi Npl (Non Performing Loans, i prestiti la cui riscossione da parte degli istituti di credito è incerta) sul totale dei prestiti è destinato a raddoppiare. Infatti il tasso di deterioramento  dopo aver toccato nel 2021 un minimo del 2,1%, nel 2022 è previsto in aumento al 3,8%. Il rialzo è dovuto alla fine delle misure emergenziali a sostegno delle imprese a causa Covid-19, che hanno assicurato la tenuta del sistema produttivo e impedito un aumento dei default. Il peggioramento sarà però solo temporaneo: già nel 2023, il tasso di deterioramento è atteso in diminuzione al 3,3%, percentuale di poco superiore ai livelli pre-Covid del 2019 (2,9%) ma molto distante dai picchi del 2012 (7,5%).

A livello dimensionale, fra il 2021 e il 2023, la crescita dei tassi di deterioramento toccherà tutte le aziende, con effetti maggiori per le microimprese e più contenuti per le altre fasce dimensionali; in tutti i casi i livelli saranno comunque ampiamente inferiori ai picchi del periodo della crisi dei mutui subprime, nel 2012. Dal punto di vista settoriale, il settore dei servizi (dal 2,8% del 2019 al 3,7% del 2023) sarà quello più penalizzato dagli impatti della pandemia, seguito dall’industria (dal 2,3% del 2019 al 2,5% del 2023). Si osservano invece dati in miglioramento rispetto al pre-Covid, nell’agricoltura (dal 3,1% del 2019 al 2,7% del 2023) e soprattutto nelle costruzioni (dal 4,0% del 2019 al 3,5% del 2023) grazie agli impatti molto positivi che il PNRR può generare nel comparto. Le microimprese operanti nel settore terziario e le piccole imprese operanti nell’industria sono i cluster per cui al termine del periodo di previsione si rilevano i peggioramenti più marcati rispetto al pre-Covid. Diversamente, le piccole e medie imprese delle costruzioni fanno registrare i cali dei tassi più significativi.

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Sole24Ore 3.2.22

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